Istituto d'Arte Palizzi di Napoli Hot
Recensione Utenti
Maturità spec. in decorazione pittorica
Il mio commento è una risposta a quegli scettici che credono che diplomarsi in un indirizzo artistico sia poco conveniente e forse fallimentare. Il sottoscritto ha fatto parte di una classe di alunni di cui oggi buona parte sono impegnati in campo artistico ed artigianale, compreso chi vi sta scrivendo (da 23 anni navigo nel mondo dell'arte, passando dalla pittura alla scultura fino ad arrivare a materie che non ho acquisito al Palizzi). Oggi grazie alla mia tenacia e alla mia forte passione per le arti applicate, riesco a guadagnarmi da vivere ed ho raggiunto un punto di maturazione molto positivo grazie anche a quella scuola così affascinante.
Voglio precisare che un alunno di quella classe oggi è un artista internazionale nel mondo dell'arte moderna, ma potrei elencarne ancora altri.
Vi saluto dicendovi che questa scuola è fatta per chi ama l'arte in tutte le sue sfumature; ed amare l'arte è anche sacrificarsi oltre che gioire.. in sintesi: chi vuole iscriversi si deve iscrivere per passione non per conseguire un pezzo di carta, che in quel caso non serve a nulla.
Un saluto da Mino.
Ultimo maestro d'arte della storia del Palizzi
è stata l'esperienza più bella della mia vita... non si deve badare a chi dice che non ti butta nel mondo del lavoro.. l'artista è un individuo superiore... chi viene bocciato, significa che non è un vero artista e che non è fatto per stare in questa meravigliosa scuola (oppure che non stato trattato nel giusto modo, oppure è un'artista casinaro)
Ergo, è una scuola esclusivamente per artisti... per chi vuole fare e per chi ha passione
Purtroppo adesso si è unita con quel ''boccioni'', dunque si è persa un pò di "individualità".
Rimane comunque l'istituto migliore di Napoli.
Ex studente grafica arte della stampa
E' vero, chi giungeva all'istituto d'arte era considerato un emarginato dalla società, infatti fra genitori quando si chiedeva: che scuola fa tuo figlio/a? Alla risposta ISA.. uuuu mi dispiace! Ricordo il primo giorno che giunsi all'ISA, era l'epoca dei metallari, dark, paninari entrare nel giardino del bar (così lo si chiamava) era fantastico! Ti sentivi parte attiva in ogni piccola pietra, le amicizie erano vere ed anche nei confronti dell'istituto d'arte di Fuorigrotta eravamo altra gente... noi! Eravamo quelli uniti, quelli che si sentivano pieni di energia e soprattutto voglia... e' vero si boccia! Ed io ne sono stato colpito! Ma non per la mancanza di professionalità dei docenti, ma semplicemente perché l'ambiente ti portava a perderti fra i mille racconti e le mille persone che vi giravano dentro, dai racconti goliardici del bidello "Gerardo", al mitico Ciro, chiamato Cironte per il tono rauco della sua voce... il professore scarpette!! E tanti altri! Magari voi che leggete non potete comprendere (non me ne vogliate) ma quegli anni erano fatti da tutti... Pensate che per poter parlare di chimica ci eravamo inventati di girare un film "gli allegri chimici" che forse ancora oggi viene proiettato per spiegare il benzene e gli idrocarburi. Non lo so, ma una cosa è certa: se potessi tornare indietro, abbraccerei una ad una ogni persona che, come una commedia, ha interpretato quei giorni assieme a me ed alla mia combriccola...
Grazie AG della GB.
Esperienza significativa
L’atmosfera di un Istituto d’Arte non è l’atmosfera di una scuola comune. Per chi si iscrive in queste scuole l’arte non è un mestiere ma un modo di essere e di sentire, una necessità quasi psichiatrica. Gli studenti hanno le provenienze più disparate: dagli squallidi sobborghi cittadini alle periferie semi-rurali…. studenti ricchi, figli di commercianti che operano nell’oreficeria e nell'artigianato, ma anche studenti che non sono stati ritenuti dai loro docenti delle scuole medie all’altezza di scuole ritenute più impegnative. Io e i miei compagni di classe eravamo 36 in prima….ci siamo diplomati in 11. Si boccia molto ma c’è anche tanta gente che sceglie di conseguire solo la qualifica (per fortuna). La selezione è naturale e dura. Ma è giusto che sia così. Tutti i miei compagni di classe hanno fatto una buona riuscita nella vita. Di questi 11 io e un altro siamo diventati docenti di scuole superiori, un’altra lavora in un museo, un altro è design laureato, un’altra è diventata design di gioielli lavorando anche all’estero, altri hanno messo su famiglia lavorando in imprese di grafica o semplicemente fanno le mamme... Gente normale, che è riuscita a costruire un’esistenza positiva. Gli studenti dell’Istituto erano una razza multiculturale , un misto di tendenze… un gruppo vibrante di malesseri e sensibilità…ma in questo Istituto un ragazzo che abbia la vocazione artistica si sente libero. Sono tornata dopo la laurea a ritirare il mio diploma. Come sono entrata ho visto il mio vecchio professore di professionale che colorava un grande pannello con gli studenti sulle scale dell’Istituto (sui gradini)…e mi è sembrato di tornare a respirare…. Come ogni vocazione artistica, le arti figurative vanno apprese quando si è piccoli….10-14-16 anni…non di più. Se si ha una vocazione non ha senso scegliere scuole diverse solo per la loro posizione in una lista di classifica “migliori scuole”. Ho imparato molto in questo corso di studi. Cose che poi nessuno si è preso la briga di insegnarmi, e che non avrei avuto modo di apprendere.
Cambiate strada
Personalmente non consiglio l'istituto, meglio lo scientifico o il classico, lasciano molto di più.
La mia esperienza è stata pessima per quanto riguarda le basi della progettazione, che doveva prepararci per l'università: non ho avuto fortuna perchè ho beccato un prof. che non insegnava nulla! se non a disegnare sgabelli che oggi gli tirerei volentieri addosso!!!
FALLIMENTO DEL CORPO DOCENTE
Palizzi, scuola di bocciati
pubblicata da Istituto d'Arte e Liceo Artistico "F. Palizzi" - Studentesse e Studenti il giorno Martedì 27 marzo 2012 alle ore 17.03 ·
Il Liceo Artistico Statale e Istituto Statale d'Arte "Filippo Palizzi" di Napoli, da una ricerca svolta da Skuola.net sulle 632 scuole superiori delle 10 maggiori città italiane, risulta al nono posto tra la scuole con maggior percentuale di bocciature, i dati sono questi:
1. Istituto tecnico – economico Caracciolo, di Napoli: 73,7% di bocciati;
2. Istituto professionale Silvestri, di Napoli: 61,3% di bocciati;
3. Istituto professionale Ferrara: 46,9% di bocciati;
4. Istituto tecnico – tecnologico Giorgi, di Milano: 37,9% di bocciati;
5. Istituto professionale Marco Polo, di Genova: 37,7% di bocciati;
6. Istituto professionale Sassetti – Peruzzi, di Firenze: 37,5% di bocciati;
7. Liceo scientifico Cardano, di Milano: 36,6% di bocciati;
8. Liceo scientifico Veneto, di Napoli: 36,2% di bocciati;
9. Liceo artistico Palizzi, di Napoli: 35,6% di bocciati;
10. Istituto professionale Pellegrino Artusi, di Roma: 35,5% di bocciati
Inizialmente credevo che questo fosse un problema che riguardasse tutte le scuole come la nostra, forse dovuto al fatto che gli studenti si iscrivono ad una scuola d'arte per l'unico motivo di voler arrivare al diploma lavorando il meno possibile... ma i numeri dimostrano che invece non è così. Queste sono le percentuali di bocciature e promozioni delle altre scuole d'arte di Napoli:
Don Milani // Promossi: 88.1% Bocciati: 11.9%
SS. Apostoli // Promossi: 81.2% Bocciati: 18.8%
U. Boccioni // Promossi: 81.5% Bocciati: 18.5%
Al Palizzi, invece, i promossi sono poco più della metà: 64.4%, mentre i bocciati sono il 35,6%
Nei licei artistici in tutta Italia la media di bocciature è del 14.6%, solo il nostro ha una percentuale di bocciature che supera la media italiana del 28,8%, e non è poco.
Come mai la media di bocciature è così alta proprio nella nostra scuola? Forse dobbiamo iniziare a preoccuparci per quel che succederà a giugno?
Fonti:
Skuola.net
Repubblica
E' un FALLIMENTO DEL CORPO DOCENTI che non fa il proprio lavoro.
Il mio Palizzi
Personalmente, trovo che il Palizzi, nonostante tutti i suoi difetti sia una delle scuole più belle.. Non è particolarmente duro da affrontare, ma ogni anno vengono bocciati molti alunni. Impegnandosi e mettendoci passione, però, si possono ottenere anche ottimi risultati e, grazie ai vari laboratori, si possono imparare tante cose che gli alunni di altre scuole neanche immaginano. Inoltre l'ambiente, anche se non tenuto nelle migliori condizioni, è meraviglioso, con un giardino splendido, una vista molto bella ed un edificio niente male.
Dopo il diploma...
vorrei sapere che tipo di lavoro si potrebbe fare con questo diploma ... anche perchè da come ben sappiamo il mondo del lavoro per i giovani non è molto ampio, soprattutto per la situazione del nostro paese adesso...
Aspetto una risposta ;)
Istitudo di vera Arte
Non è vero che non ti inserisce nel mondo del lavoro, perchè comunque, una volta diplomato, sei professore di Disegno nelle scuole medie. Meglio che fare l'università e poi fare comunque il professore, oppure le magistrali e insegnare nelle elementari!!! Poi occorre mettersi in graduatoria e scegliere prima località indesiderate, ove è più possibile accedere
Istituto Arte Palizzi
La scuola non ti forma per il mondo del lavoro, se sei un fortunato ti diverti e allarghi i tuoi orizzonti.
isa palizzi e lavoro
ma qualcuno sa dirmi se esiste un lavoro dopo aver conseguito l'esame di maturità e quindi il diploma? Se esiste un corso un qualcosa che possa immetterti nel mondo del lavoro? un qualcosa che non sia necessariamente altro studio e solo soldi da cacciare senza risultati??? sono praticamente disperata!!!
Altri contenuti interessanti su QScuole