Dettagli Recensione
Quello che penso
Gli alunni vengono educati a competere fra di loro, a tendere al meglio, gli viene insegnato che un buon giocatore si vede da come tira il calcio di rigore, non possono mai sbagliare, vivono in uno stato di ansia e preoccupazione, si invidiano fra loro, diventano ipocriti ed egoisti, ma di questo la scuola non c'entra mica! Anzi! Vi sentirete dire dai prof. che è colpa dei genitori. E voi genitori non credeteci! Gli alunni sono arroganti, calcolatori. Se non sei una bella e ricca, se non sei di Avellino provincia, se non hai tutti nove, ti tratteranno come se non esistessi! Se non sei fidanzato e non sei stato almeno con tre o quattro oche, se non sei ricco, non sei di provincia, non sei bello, non hai una voce alta, sei timido... sarai messo nell'angolino. E i prof? Ti ascolteranno? Ti aiuteranno? No. Ti prenderanno in giro e ti umilieranno ancora di più. Vuoi andare al Colletta perché ti piacciono le materie umanistiche? Ti hanno detto che é bello? Che è un grande ambiente stimolante e ci sono prof. di primo livello? Mentono. Ci sei solo tu. Tu e il tuo impegno. Se davvero vuoi andarci, cambia le cose. Non essere passivo. Sii il "messia" di quella gente. Alzati e urla a tutti cosa pensi. Non fare l'ipocrita. Ricordati che non sei un numero, che anche il sei è un voto dignitoso, che anche tu vali, che anche tu pensi e che niente ti cambierà. Sei tu che cambierai tutto.
Non si puó nemmeno chiamare "classico" poichè si fanno più fisica, chimica e matematica, giusto un poco di greco e qualche versioncina di latino... Non sono anni di vita, li' si sopravvive, non si apprende ma ci si ingozza di inutili nozioni lottando contro il tempo. Non ti supportano, ti sopportano.
Poi ci sono i professori scansafatiche che giocano con il telefono durante le lezioni e non sanno mantenere nemmeno il silenzio, alla faccia dell'autorità.
Poi ci sono i professori a cui piace urlare senza motivo, con tic nervosi, con malattie, quelli isterici insomma, fanno più assenze degli alunni.
E poi ci sono i professori quelli veri, quelli che ti insegnano a vivere, ma sono pochi e sono tutti precari, un anno ti seguono e quello dopo cambiano corso o si trasferiscono.
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