Dettagli Recensione
quanta fatica
Sono ormai trascorsi dieci anni da quando mi sono diplomata al Sarpi. Mi sono iscritta perchè secondo mia madre (sarpina anche lei) avrebbe dovuto darmi un'ottima preparazione in vista dell'università.
Devo dire onestamente di aver ricevuto una buona formazione. Ho avuto però seri problemi di salute: senza soffermarmi troppo nei particolari, posso dire di aver trascorso i cinque anni tra gastriti, coliti, emicranie da stress; di aver totalmente rimosso dopo la maturità nozioni che solo ora, dopo un'adeguata terapia psicologica e farmacologica, inizio a recuperare, come se per diweci anni la mia memoria avesse fatto blak-out; di soffrire di amnesie, di attacchi di panico e ansia ossessiva-compulsiva ogniqualvolta mi si chieda una prestazione concettuale. Ho scoperto da poco di soffrire di un disturbo dell'umore e di ansia sociale, di origine di certo non attribuibile al Sarpi, ma dal Sarpi certo accresciuti. Ecco, voglio dire ai professori: non sempre seguendo pedissequamente il metodo e studiando tanto un alunno può avere buoni risultati; a volte ci sono ragazzi più deboli che anche applicandosi fino all'esasperazione non riescono ad esprimere la proprie capacità; ragazzi che vorrebero sentirsi accettati e vorrebbero sentir capiti i loro sforzi invece che sentirsi dire un freddo "non ti sei applicato".
Voglio ricordare, perchè mi è stata molto vicina nei momenti di difficoltà della mia carriera da "sarpina", la prof. Arnone, che purtroppo è venuta a mancare qualche anno fa
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