Dettagli Recensione
Daniela
Voto medio
1.0
Insegnamento
1.0
Laboratori
1.0
Ambiente
1.0
Sconsigliata ai bambini con handicap, disabilità
Sconsiglio questo istituto ai bambini con handicap, disabilità o grosse difficoltà: il risultato è mediocre e non viene offerto nessun tipo di supporto all'integrazione.
Mio figlio ha frequentato la scuola primaria quinquennale in Ande e la scuola secondaria di primo grado in Quarenghi dove negli ultimi due anni gli è stato assegnato un insegnante di sostegno che in realtà privilegiava l'ausilio all'intera classe e faceva supplenza, amministrazione ed altre attività non inerenti al sostegno vero e proprio.
Negli otto anni in cui ha frequentato questo istituto, i vari insegnanti di sostegno sono stati impegnati a seguire altri bambini con problemi vari (provenienti da comunità, stranieri che non parlano italiano, con problemi comportamentali, etc.) distogliendo il focus dalla sua ragione di essere presso la scuola: il sostegno a mio figlio. La dirigenza, a fronte delle mie lamentele ed alla richiesta di fare a meno dell'insegnante di sostegno, ha reagito con toni che rasentano il minaccioso.
Altro punto negativo sono le attività extra scolastiche organizzate dalla scuola (ovviamente tutte a pagamento) che a mio avviso risultano di qualità molto mediocre. Vengono per esempio organizzati corsi di inglese pomeridiani con presunti insegnanti madre lingua, che in realtà non fanno altro che far ascoltare ai bambini canzoncine e registrazioni.
Aggiungo che la scuola ha negato a mio figlio l'accesso alla frequenza con metodo Montessori, che avrebbe potuto giovargli non poco, in entrambe occasioni. Chi ha handicap dovrebbe avere la precedenza per accedere a questo metodo, ma così non è stato, anche perché ho saputo a posteriori che alla scuola secondaria sono entrati tutti i suoi compagni che hanno fatto la domanda. Ovviamente nessuna spiegazione plausibile mi è stata fornita da parte della scuola per giustificare tale diniego.
Infine, se il bambino si dovesse sfortunatamente far male durante l'orario scolastico (come è successo a mio figlio) la preoccupazione principale della scuola, non è quella di rassicurare il genitore sulle condizioni del bambino, ma di far firmare rapidamente una liberatoria che li esonera da ogni responsabilità.
Mio figlio ha frequentato la scuola primaria quinquennale in Ande e la scuola secondaria di primo grado in Quarenghi dove negli ultimi due anni gli è stato assegnato un insegnante di sostegno che in realtà privilegiava l'ausilio all'intera classe e faceva supplenza, amministrazione ed altre attività non inerenti al sostegno vero e proprio.
Negli otto anni in cui ha frequentato questo istituto, i vari insegnanti di sostegno sono stati impegnati a seguire altri bambini con problemi vari (provenienti da comunità, stranieri che non parlano italiano, con problemi comportamentali, etc.) distogliendo il focus dalla sua ragione di essere presso la scuola: il sostegno a mio figlio. La dirigenza, a fronte delle mie lamentele ed alla richiesta di fare a meno dell'insegnante di sostegno, ha reagito con toni che rasentano il minaccioso.
Altro punto negativo sono le attività extra scolastiche organizzate dalla scuola (ovviamente tutte a pagamento) che a mio avviso risultano di qualità molto mediocre. Vengono per esempio organizzati corsi di inglese pomeridiani con presunti insegnanti madre lingua, che in realtà non fanno altro che far ascoltare ai bambini canzoncine e registrazioni.
Aggiungo che la scuola ha negato a mio figlio l'accesso alla frequenza con metodo Montessori, che avrebbe potuto giovargli non poco, in entrambe occasioni. Chi ha handicap dovrebbe avere la precedenza per accedere a questo metodo, ma così non è stato, anche perché ho saputo a posteriori che alla scuola secondaria sono entrati tutti i suoi compagni che hanno fatto la domanda. Ovviamente nessuna spiegazione plausibile mi è stata fornita da parte della scuola per giustificare tale diniego.
Infine, se il bambino si dovesse sfortunatamente far male durante l'orario scolastico (come è successo a mio figlio) la preoccupazione principale della scuola, non è quella di rassicurare il genitore sulle condizioni del bambino, ma di far firmare rapidamente una liberatoria che li esonera da ogni responsabilità.
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