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Scuola meravigliosa; peccato non mi sia servita
Io mi sono diplomato macchinista nel 1983 con il massimo. Il mio fine non era tanto navigare, ma entrare nella Marina Militare. Quest'ultima, per fare il lavapiatti obbligato (ancora c'era la leva) mi ha fatto idoneo; per fare l'Ufficiale mi ha rispedito a casa 3 volte perchè non distinguevo un numero colorato. Tempo fa mi hanno convocato a Roma perchè ho detto che in Marina non esiste alcuna logica e paghiamo Ammiragli che non servono a nulla, ma tanto noi siamo solo "sudditi" e lo Stato ha sempre ragione. In una società in cui conta il merito, chi ha una preparazione specifica dovrebbe essere il benvenuto, piuttosto che un moccioso laureato in "sub-culture givanili" che fa domanda in Marina, e magari passa. Il periodo in cui sono uscito io e' stato il più buio per la storia della Marina; non c'era una società disposta ad imbarcare allievi e sulle navi da crociera (all'ora come oggi) finiscono da sempre i raccomandati liguri e campani. Per cui sono rimasto un fallito con le migliori intenzioni. L'Italia e' il paese delle caste: politici, magistrati, giornalisti, medici, professori universitari e Ufficiali di Marina, di cui nessuno parla mai. Un carrozzone che si spaccia sempre all'avanguardia, che ha la burocrazia per ruote, gli sfigati per cavalli, il caso per cocchiere, i diritti dei privilegiati per frusta e le visite mediche ottuse per bussola.
Angelo Catalano
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