Dettagli Recensione

Le classi sono piene di scritte, armadi rotti e porte che non si chiudono. Quest’anno è caduta una tenda (fortunatamente non si è fatto male nessuno). Non è una scuola sicura dal momento che non si potevano lasciare i dizionari a scuola e alle pochi classi che li avevano lasciati venivano sempre rubati o portati in altre classi. Anche i bagni del piano terra non sono da meno: c’era una puzza di fumo così forte che si sentiva dalle scale e anche i bagni sono pieni di scritte.
L’ambiente non l’ho mai sentito mai mio, forse un po’ per il Covid un po’ per il mio carattere, ma non essendo nè comunista e nemmeno una grande fumatrice o snob è stato molto difficile fare amicizie. Un tratto con cui non ho mai concordato pienamente con i manzoniani sono i picchetti e le occupazioni, non tanto per le motivazioni sottostanti, ma per la discriminazione che gravava su chi non era della loro stessa idea (e quindi preferiva salire in classe).
Ma il problema più grande arriva con la preside. Non si è mai presentata nella mia classe in tre anni, non ascolta gli studenti ed è inerme davanti a tutte le manifestazioni.