Dettagli Recensione
L'utilità di un liceo artistico
Oggi potrei essere a mia volta un professore. Il liceo Artistico è sempre stato considerato una cenerentola dell'istruzione. Non è nobile come il Classico, né è utile come lo Scientifico e nemmeno pratico come il Linguistico. Di sicuro non è una scuola per tutti. Ci vuole talento e capacità. Il Liceo Artistico non si fa: si è. Cercare il titolo di studio, il pezzo di carta, in quest'ambito è una fesseria, si finisce col conseguire il diploma del niente. Se non siete tagliati per le materie artistiche cambiate strada. L'Artistico è semmai una formazione da finalizzare: Accademie, Masters di Grafica e Design, Comunicazione Visiva, Cinema, Fotografia sono solo alcuni esempi di sbocco e maturazione del percorso artistico. Quando vi chiedono a che serve il Liceo Artistico rispondete che serve per vedere e per mostrare. Tutto ciò che ci circonda è stato progettato visivamente. L'interprete dell'Ambasciata all'Onu, il cardiochirurgo della Clinica Svizzera, l'ingegnere della Nasa, lo storico filosofo umanista, il giornalista, tutti, quando torneranno a casa telefonando col cellulare ideato da un designer, sederanno sulla poltrona progettata da un architetto, leggeranno un libro redatto da un grafico con le immagini disegnate da un illustratore o scattate da un fotografo, o guarderanno un film progettato da un regista, da uno scenografo e magari animato con effetti speciali da un truccatore o da uno scultore. E se proprio c'è la scintilla, allora, perché no? Si fa Arte.
La malattia della scuola italiana è di ben altra natura ed è purtroppo un cancro diffuso a tutti i livelli.
P.S.: per quanto riguarda i professori, vale sempre la regola che un grande professionista, artista in questo caso, non per forza sia anche un gran maestro, anzi… Ci vuole tanta fortuna.
Commenti
Di sicuro non é la scuola per TUTTI.
La Cenerentola della scuola? hai ragione, ma sono quelli senza Arte e Cultura che la classificano in questo modo, perdendo di vista che poi Cenerentola ha avuto un lieto fine (credo che sicuramente tu ne capisca la sottile allusione). L'ARTE è come la natura, un insieme di elementi che la formano. Il Liceo Artistico di Brera ti dà la possibilità di scoprire e coltivare il seme che è dentro di te e sta solo a te farlo germogliare, curarlo e crescere. Se hai capito cosa il Liceo di Brera ti offre: bene. Alla fine del percorso di studio, senza accorgerti ti troverai nel mondo dell'Arte Visiva Applicata. Come hai detto e non trovo altra definizione "Il Liceo Artistico serve per vedere e per mostrare".
Io purtroppo non ho avuto la fortuna di frequentare Brera, negli anni '70 il Brera era una delle scuole più calde e mio padre non mi ci mandò.. Altri tempi. La vita mi ha regalato due fantastici figli, entrambi con la vena artistica, di cui uno ora frequenta il liceo di Brera.
Mi piacerebbe sapere ora cosa fai.
Mario
durante gli anni di Accademia ho fatto restauro, come apprendista, qualche volta lo scultore, l'illustratore, il cameriere, il barista, il magazziniere, ho dipinto un carrozzone di un circo, ho decorato locali, ho fatto il grafico. Poi sono approdato in un'agenzia di infografica e lì ho imparato a usare il computer e i programmi di disegno e fotoritocco. Ho successivamente aperto una mia posizione individuale e poi una società. Ho pubblicato quotidianamente per quasi sei anni sulle testate RCS quotidiani e su altre testate periodiche nazionali. Poi ho fatto il commerciante, dura esperienza, e adesso sono tornato sulla mia strada, più maturo e consapevole. Adesso sono Art Director, sebbene freelancer, per un'agenzia di comunicazione di Torino e ho altre collaborazioni nell'ambito della comunicazione visiva e della pubblicità. Ho ripreso anche il percorso artistico dipingendo ma soprattutto disegnando tantissimo. Io sono uno di quelli che si è un po' distratto nella carriera, per mia natura sono curioso e mi piacciono troppe cose. Altri miei compagni di studi, più assidui e determinati di me, hanno invece maturato e consolidato il proprio percorso in maniera più costruttiva. Quelli più di "successo" che mi vengono in mente sono Vanessa Beecroft, artista, Alex Horley, illustratore, Felix Balbas Tutusaus, vfx artist e direttore di b'Ars Barcellona, Leonardo Giacomo Borgese, body painter, più una miriade di altri, forse meno famosi ma altrettanto valenti e soddisfatti. Spero di essere stato poco prolisso e abbastanza esaustivo.
Iuri
purtroppo per noi, quella che già era una pessima condizione, ha trovato modo di diventare ancora peggiore negli anni. Rivolgersi agli uffici scolastici è diventato un supplizio, spesso non è neanche colpa degli impiegati, soffocati da procedure spesso incomprensibili anche a loro stessi. Se tieni conto che il vicepreside di solito è un professore, alè, l'abbiamo detta tutta: o insegni o fai il burocrate. Forse l'unica è turarsi il naso e procedere all'antica: andare di persona.
Forza e coraggio, ci rimane solo quello.
P.S. Il mio titolo di studio dell'Accademia era pronto a soli dieci anni dal conseguimento, ho finito nel '93, l'ho giusto ritirato l'anno scorso, dopo ventuno anni.
Iuri
Grazie, Piera
Grazie,
Roberta
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