Liceo Scientifico Salvador Allende di Milano Hot

 
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Tutto sommato un buon liceo

- tenete duro e superate la prima e la terza classe il più in fretta possibile;
- il preside di prima non era per nulla buono, con l'arrivo della nuova preside si sono calmati gli animi.

Classe frequentata
VE
Punti di forza della scuola
- tanta attenzione agli studenti con DSA, anche se ho saputo che non tutti i professori della scuola sono così, ma sono eccezioni. la maggior parte è super disponibile a fissare interrogazioni e consigliare metodi più efficaci riguardo lo studio.
- tutti i professori che ho incontrato sono sempre stati molto disponibili al recupero (anche se meno al biennio) .
Punti deboli della scuola
- il primo anno si respira un ambiente per nulla piacevole;
tante bocciature;
i professori che vanno ad insegnare in prima si vede molto che non vorrebbero essere lì;
atteggiamenti di sufficienza e con zero umanità verso chi non ha un buon rendimento scolastico, nessun incoraggiamento ( a parte qualche eccezione);
seppur queste caratteristiche le si potrebbero trovare anche al triennio, sono decisamente meno spiccate.
- i laboratori sono lì per bellezza, per farli vedere all'open day, a meno che non ti capiterà la professoressa Tinelli per fisica (che quasi lo monopolizza), sarai fortunato se ci entrerai una volta in cinque anni. In poche parole, il laboratorio si vede solo all'open day.
Commenti sui professori
Cambio di atteggiamento radicale tra il biennio e il triennio. I primi due anni ho trovato un comportamento fin troppo freddo nei riguardi dei più piccoli della scuola. Al primo anno in particolare sono molto duri, come se invitassero caldamente alle "persone che non ce la fanno" di cambiare scuola con fare e toni molto poco piacevoli, soprattutto ai colloqui.
In una fase della vita molto delicata, ovvero il cambio radicale che porta il passaggio da scuole medie a liceo scientifico, ci dovrebbe essere molto più supporto psicologico, cosa che invece io non ho trovato.
I professori del biennio sembrano incattiviti e con zero voglia di aiutare,
cosa che non ho invece visto nel triennio. Per quanto riguarda la mia esperienza, l'ho trovato così diverso che sembrava quasi un'altra scuola: dopo il biennio, professori disponibili e anche attenti alla salute mentale dell'alunno. In particolare mi ricordo in quarta che presi un 3 in una materia (tempi di Covid) e ci rimasi malissimo per ovvi motivi; mai mi sarei aspettata che la professoressa stessa venisse a cercarmi per chiedermi come stessi e di non abbattermi. Avrei voluto questo supporto emotivo al biennio, mi sarei risparmiata delle gravi ferite all'autostima.

Per quanto riguarda l'insegnamento, è molto diverso da professore a professore. Ci sono alcuni di questi che spiegano in modo eccellente, altri invece (purtroppo) sono quasi inutili, una perdita di tempo. Meglio fare a casa con lezioni su YouTube.
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Il Settimo... di piazza Abbiategrasso

Per i 40 anni dalla maturità ci sono...

Gianni

Classe frequentata
Quinta B (1982)
Punti di forza della scuola
Capacità di creatività, di iniziazione alla vita, una qualità dei professori (veri maestri di vita) senza pari...
L'amico di tutti, prof. Fucci.
La simpatica e severe prof.ssa Barbieri.
L'incomparabile Aurelia Pupi Baroni, LA PROF.
La mia spina... prof.ssa Bolognino.
Il folgorante don Calori.
Punti deboli della scuola
...erano anche la forza: anni di contestazione.
Bullismo.
Carenze di struttura (nonostante ci fosse tutto, manco fosse un college americano).
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