Istituto Tecnico Nautico Duca degli Abruzzi di Napoli Hot

 
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Il Nautico di via Tarsia e il Golfo del TCI

Uno straordinario luogo dove ho imparato a comminare nella vita e... sulle acque

Sono un capitano di lungo corso diplomato al Nautico di Via Tarsia: una gloria nazionale della quale dovremmo esprimere con orgoglio la ricchezza storica. A questo proposito vi rimando alla lettura di un ricordo del NAUTICO DI NAPOLI pubblicata in NAPOLI E IL GOLFO del Touring Club Italiano 2019.

L’Istituto Nautico di Napoli, Duca degli Abruzzi, quello di Via Tarsia, suo sito storico, è il più antico d’Europa, che poi - si può dire - anche dell’intero Pianeta. Anno di nascita 1623! Quando l’ho frequentato io, apprendista dei misteri del mare, stregato dall’esotismo narrativo del non-navigante e non-capitano di lungo corso Emilio Salgari, era una gloria della marineria. Quel luogo lì era per la mia esaltazione adolescente uno scrigno fantastico di avventure, un galeone dalla stiva ricolma dell’oro di sogni tutti da svelare. A renderlo magico come solo io sapevo immaginarlo, erano i suoi odori di cose d’acqua salata, di catrame, di minuterie marinaresche, così come di attrezzature nautiche maestose e sacre. Era l’arsenale sconfinato degli oggetti che sarebbero stati le parole del racconto della mia vita di navigante: dall’umile madiere scolpito in un legno poroso di anni, al prezioso sestante Salmoiraghi, dalla bussola Brabanti al grandioso Albero Maestro che troneggiava proprio al centro del cortile. Grandioso però è aggettivo riduttivo ora che ne parlo con animo da cui tracima nostalgia, perché ricordare qui è anche il modo per comprendere il fascino di quel tempo e di quel luogo. A quindici anni quel fascino diventava strada maestra di desideri e si andava già fissando nei recessi più intimi del sangue e del giudizio per svelarsi tanti lustri dopo. Andavo scoprendo soprattutto una Napoli di acque navigate nei millenni remoti dai cumani e degli euboici, con i profumi del suo golfo raccolti in un vento dalle ali spaziose. Il mare di Napoli soprattutto e il Nautico, decisori del destino di molti loro figli navigatori: tutti attratti dal fragore dalle bùccine di dèi domatori di onde... Io sono l’eredità di questo passato.
Il cortile dell’Istituto era uno spazio essenziale come un’agorà, circondato da candide colonne doriche fra le quali, alle otto del mattino, le classi si disponevano in ordine, come per un posto di manovra o un arrembaggio. Silenzio intorno. Un silenzio che nella mia mente calda di fantasie sussurrava misteri di abissi oceanici dove il suono era solo eco di profondità vergini che smarginavano nelle longitudini più inesplorate.
Al centro del cortile s’ergeva, simbolo stesso dell’Istituto e dell’arte del navigare l’Albero Maestro di cui ho detto, che era lì da una gloriosa corona di secoli. Io ho conosciuto il mare davanti a quest’Albero epico e del mare, davanti a Lui, ho sentito la voce parlare per versi indecifrabili. Dopo non ho più vissuto come prima. 
L’Albero era scrupolosamente curato da un nostromo che sapeva di catrame e della canapa di gomene mai sazie di salsedine. Costui aveva due occhi vichinghi, bianchi e azzurri più del mare di maggio a Mergellina. Si chiamava Glauco, ma non ho mai saputo se questo fosse il suo nome, il cognome o il soprannome. Glauco! quale altro nome sennò? E poi con quell’arte e con quegli occhi marini, era per me Taumante stesso che nei suoi aveva le meraviglie dei flutti. Glauco non poteva chiamarsi che così! Era costantemente impegnato con bozzelli, cavicchi, sartie, sempre lì a verniciare carabottini e impiombare gasse. Di quell’Albero, per lui sacro più della ceiba, l’albero sacro dei Maya che viveva nelle profondità del non lontano Orto Botanico, egli conosceva tutto: ogni nodo del legno, ogni filo delle nervature e ogni crepa che medicava con oli e stucchi preziosi come ferite di una creatura viva cui si riservano attenzioni supreme. A pensarci, quest’Albero vecchio dei secoli della vita dell’Istituto si reggeva fiero e dritto solo perché stretto nella rete fitta degli stralli, dei venti ai quattro lati, delle griselle. Aveva la personalità di un titano ma era fragile come un bambino. Era la coscienza di tradizioni secolari riassunte in ogni sua molecola lignea. Aveva una sua identità leggendaria, forse anche un nome, come usava una volta sulle navi a vela. Sradicato dalla scassa del veliero su cui aveva signoreggiato imperioso fra venti e burrasche, l’Albero del Nautico di Via Tarsia di nomi non ne aveva più. Io idealmente gliene avevo assegnato uno fin dal giorno in cui m’impressionò per la sua gravità e i suoi segreti di testimone di tempeste. Memore di letture avventurose della prima adolescenza non potei che chiamarlo Folgore, pars pro toto del brigantino del Corsaro Nero.
Non ho mai dubitato che l’antichità dell’Istituto rievocata dalla scritta pomposa in un cartiglio di marmo dalle belle volute alludesse principalmente al passato dell’Albero. Era infatti un calendario dei secoli molto più di tutti i registri gialli di età e consumati da insetti divoratori di carta con i nomi leggendari di tutti i capitani di lungo corso, anche un po’ corsari, usciti dalle braccia dell’Istituto.
Ora, dopo secoli di vita, l’Albero non c’è più. La polvere del tempo ne ha roso le fibre, l’ignavia di uomini senza amore di ricordi ne ha dissipato la gloria. Vive però, credetemi, vive intatto nella memoria di quei capitani di lungo corso e anche un po’ corsari, che dalla sua coffa e dall’altezza della sua crocetta hanno traguardato linee di orizzonti incantati oltre le paratie dell’Istituto e le sue candide colonne doriche. 

Classe frequentata
tutte
Punti di forza della scuola
L'impegno dei professori e del preside. La forza della sua tradizione.
Punti deboli della scuola
La solidità dei ricordi positivi annulla ogni ombra negativa che forse non mancava.
Commenti sui professori
Tutti straordinari nei miei ricordi: Parascandolo, Buonagurio, la Madama Vallese, il prof. Monaco, la prof.ssa Serra Maria Caracciolo (che mi ha suggerito la trama di un libro), il prof. Vallese, Giacomino, Il Nostromo Scotto (che nel richiamo di Napoli e il Golfo riportato qui appresso è indicato come Glauco...), il custode serio e impeccabile sempre (nome sfuggito dalla memoria)... Gli altri non li ricordo più, ma ne ho le espressioni e le parole impresse indelebilmente nella memoria.
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Anni irripetibili

Anni irripetibili.
Scuola straordinaria. Nella vita ho fatto molto e qualche risultato ottenuto. Quella scuola, quei professori i miei compagni sono stati importanti per la mia vita. Chi ricordo più di tutti? Gigino Fucito, Salvatore Di Napoli, Francesco Schiano, Gennaro Ceglie, Giovanni Vignone, Franco Fazio, Rino De Blasio, Franco Zaffino, Gianni Russo e tanti altri ancora. 

Classe frequentata
1 - 2 - 3 -4 -5 capitani
Punti di forza della scuola
Maestra di vita.
Commenti sui professori
Il Preside Barletta, Prof.ssa Di Finizio geografia astronomica, prof. Cessari elettrotecnica, il grande Prof. Salatiello vicepreside, Prof.Pisani italiano, Prof. Denotaristefano fisica, Prof. Esposto di Navigazione e astronomia, Comandante Francesco Esposito e Francesco Gattola Arte Marinaresca,Prof. Galoppa Teoria e costruzione navale,Prof. Ciotola Navigazione e astronomia, Prof. Brizzi Macchine, Prof. Cocozza di matematica, Prof. Di Napoli di Italiano,il mitico Nostromo, e quanti altri ancora nei miei ricordi.
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Tempus Fugit

Tempus fugit, e il mio lo ha fatto in fretta. Nella vita non sono stato imbarcato ma ho girato il mondo, accumulando qualche rimorso ma pochi rimpianti, tra questi quello di non aver mantenuto in vita i contatti con i miei compagni di scuola, se non con qualche eccezione. Ora che qualcuno di loro non c'è più, penso a Franco Palmieri e Giuseppe La Rocca in particolare, questo rimpianto è più forte.
Se qualcuno ha notizie di Pasquale Lubrano, Bruno Costagliola, il primo diplomato nel 1969/70, il secondo perso di vista perché partito militare al secondo anno di scuola, mi farà un gran piacere. 

Classe frequentata
Diplomato 5 C macchinisti nel 1971/72
Punti di forza della scuola
Gli insegnanti, guidati dal preside Mariano Barletta che era solito accompagnarsi al mitico Michele Coppola nella cerimonia della chiusura del portone, uno sguardo ai raggi ics e poi al suono della campanella chi era fuori ci restava.
Punti deboli della scuola
I laboratori e le esperienze dal vivo, ai miei tempi non si andava oltre una Pattison a triplice espansione montata nel locale adiacente l'officina. spero che con la nuova struttura a Bagnoli le cose siano cambiate.
Commenti sui professori
Maestri di vita tutti, ma il ricordo più affettuoso va a Massimo Gherghi che non mi ha detto cosa c'era dentro gli atomi nel 1969, ma non mi ha tolto la curiosità di saperlo.
Un'altra figura che non suscitava affetto, ma incondizionato rispetto era il Preside Mariano Barletta.
Solo dopo tanti anni ho capito perché la sua figura aveva tanto carisma ed è stato quando ho saputo che era stato ufficiale di complemento in Marina e prigioniero a Cefalonia dove pare l'abbiamo anche fucilato e lasciato al suolo credendolo morto. Se avete un poco di tempo, altrimenti cercatelo, collegatevi al web e cercate la sua storia, potete anche scaricarvi il libro che ha scritto.
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Anni favolosi

Alla fine del corso di studi (5 tiratissimi anni tra via Tarsia e via Pietra a Bagnoli) eravamo in 16: Barra, Benedetto, Capobianco, Cotecchia, Cuoco, Duraccio, Esposito, Miale,  Palmieri, Picardi, Prisco, Rosati, Storace, Vitali. Purtroppo qualcuno non è più a tenerci compagnia. Di 2 compagni mi sfugge il nome. Qualcuno si riconosce nel gruppo di quegli anni favolosi?

Classe frequentata
Quinta C sez. Macchine anno diploma 1973
Commenti sui professori
Tanti nomi che hanno segnato la nostra crescita: miti come Mario Zito, uomini eccezionali come Massimo Gherghi; ma come tacere del prof. Pappone, della sra Luccio, del capitano Esposito, del prof. Gargiulo (officina), degli Ingegneri Persico e Cuozzo.
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Grande scuola - Fantastici ricordi

Una scuola da molti ingiustamente sottovalutata e che, grazie ai suoi docenti, offriva a noi studenti la possibilità di costruire delle basi solide che sarebbero poi servite , come a me sono servite , a formare il carattere e la capacità di affrontare non solo il mare ma la vita in generale.
Leggevo il commento di un ex collega che ricordo perfettamente, Antonio Corcione, "peccato che il Modernissimo fosse così vicino..." aggiungo che c'era anche l'Astoria :-)

Classe frequentata
Dalla 1b alla 5b Capitani 1964-1970
Punti di forza della scuola
Classe insegnante.
Punti deboli della scuola
Tanta teoria non supportata da altrettanta pratica. Ma si sa , la perfezione non è di questo mondo!
Commenti sui professori
Non posso aggiungere altro a quanto già detto dai miei colleghi.
A distanza di 50 anni restano indimenticabili tutti. Dal Prof. Magliulo che si toglieva la sciarpa quando il termometro segnava già 30°; grande attore e tombeur de femme. Il Prof. Cozzolino che non si capacitava come potessi essere bravissimo in Astronomia e Navigazione e ciuccio in Matematica, Ing. Mario Zito(dovete pittare il sole per prendervi un 4...), il nostromo Scotto, Il cap. Salatiello, il grande Bonagurio, la mamma Prof. Adriana Sartorio , l'ammiratissima Prof. Tancredi(ricordo che arrossiva spesso. Il preside Barletta (affettuosamente Alfred Hitchcock).Il Prof. Giuseppe Ciotola, il segretario Agreste (detto capocchione). Ricordi, ricordi ed ancora ricordi...
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Fondamentale nella mia vita

Preside Barletta, Pisani, Ciotola, Sannino, Cessari, Coviello, Sartori e tanti altri che non ricordo, ma a tutti dico: tutti mitici. Io e i miei amici, tanti siamo diventati Comandanti e Direttori e altri si sono affermati in campi diversi. Che dire.. un ricordo bellissimo insieme a quello di frequentare poi l'accademia Navale di Livorno di complemento insieme a tanti del mio corso e anni del Nautico.

Classe frequentata
5 anni sez.b dal 1968 al 1973
Punti di forza della scuola
Si doveva studiare; professori preparati e seri.
Punti deboli della scuola
Non me ne ricordo.
Commenti sui professori
Validi, seri e preparati.
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Nautico Duca degli Abruzzi di Napoli

Di certo ho imparato tante cose in questa scuola, però ho anche imparato che avrei potuto imparare molto di più in un'altra scuola!

Classe frequentata
C
Punti di forza della scuola
Tante potenzialità, la struttura è grande, ci sono laboratori e spazi capienti per contenere attrezzature e studenti.
Punti deboli della scuola
Troppi ragazzi svogliati, sbandati e di strada scelgono questo istituto.
Commenti sui professori
Pochi sono i professori bravi e capaci, molti professori non riescono a tenere tranquille le classi..
Spesso, in quell'ambiente di svogliatezza, i professori si lasciano andare..
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Eccellente scuola di vita e ottimi professori

Grazie per gli insegnamenti ricevuti, che hanno molto inciso positivamente sul mio carattere e, anche se non ho intrapreso la via del mare, nella vita corrente mi sono tornate molto utili le nozioni tecniche acquisite. Mi piacerebbe ricontattare i miei compagni di classe, specialmente Brillante Vincenzo!

Classe frequentata
1h 2g 345 b macchinisti 1981
Punti di forza della scuola
Scuola di ottima preparazione, di carattere e responsabilità; ottimi insegnamenti in ambito tecnico e culturale.
Punti deboli della scuola
I laboratori e la pratica, quella purtroppo è mancata..
Commenti sui professori
Tutti ottimi, da macchine marine (ing. Mario Zincone), a costruzioni navali (prof. Cavallo); nota nera: elettrotecnica (prof. Di gennaro).
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Fiero di esserne stato allievo

Il giorno dell'iscrizione al 1^ anno, 1966, mi accingevo ad oltrepassare il portone di Via Tarsia quando un collega di 5^ mi fece leggere una frase incisa sul muro "Questa è la casa del Buon Gesù, chi entra non esce più e chi esce....", volendo farmi intendere che il mio corso formativo non sarebbe stato facile e che non sarei arrivato al diploma nei 5 anni previsti.
Invece con Diego Radente, Salvatore Di Maio, Bruno Dionisi ed un altro paio di colleghi di cui non ricordo i nomi, riuscimmo a diplomarci nel 1970, giusto dopo 5 anni. La formazione datami, anche se solo teorica, mi è servita moltissimo per la mia vita lavorativa, prima come ufficiale di coperta, 3° e 2° Uff.le su Bulk Carrier, Gasiere e traghetti, poi come macchinista delle F.S.; ora come Funzionario dell'Agenzia delle Entrate.

Classe frequentata
1-2-3-4-5 A Capitani 1966/1970
Punti di forza della scuola
Il Preside Mario Barletta e lo staff professori, da Cozzolino a Sartorio, da Buonagurio a Salatiello, da Magliulo alla bellissima Rosaria Tancredi, che iniziò il suo insegnamento nell'a.a. 1967/68, al mitico nostromo Scotti ed ai bidelli tutti.
Punti deboli della scuola
Poca pratica e nulla laboratorio, anche se all'epoca fu acquistato un simulatore radar, mai visto in funzione.
Commenti sui professori
Magliulo declamava la Divina Commedia a memoria, con la passione per la sua FIAT 1100 nera. La famosissima prof.ssa Anaclerio, miope che interrogava sempre la stessa persona, capitava spesso a me, e metteva i voti agli altri. Ricordi belli di un tempo spensierato con professori che mettevano la loro professionalità a nostra disposizione. Il grandissimo Cap. Salatiello con la sua simpatia e cordialità, il vice preside Ciotola. Il prof. Buonagurio, di navigazione, che non toglieva mai il cappello perchè diceva che gli serviva a modo di "condom", cioè a preservargli la testa. Il prof. Cozzolino che veniva a scuola, a piedi da Portici, quando i mezzi pubblici scioperavano.
In una sola parola: "MITICI".
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Orgoglioso di esserne stato discente

Potessi tornare indietro qualche cosa di diverso la farei. Darei qualche giornata in meno al Modernissimo a favore di via Tarsia.
Ma non si può. Erano gli anni sessanta, i favolosi sixties. Il movimento studentesco fortissimo, ma in via Tarsia i rumori della contestazione studentesca arrivavano molto attutiti. E tutto sommato era un bene. Lì si parlava solo di Navigazione, Astronomia, Matematica, Arte Navale eccetera. Un pò di agitazione ci fù, un pò di scioperi per niente politicizzati. Trovai imbarco subito dopo il diploma, e da allora ad oggi, da Allievo a Comandante e poi a Marine Superintendent, devo dire mille volte grazie alla solida base datami dal Nautico di via Tarsia di Napoli, dal Preside Barletta e dai suoi docenti tutti di cui sono orgoglioso essere stato un discente. Grazie.

aecfast@fastwebmail.it

Classe frequentata
Corso Capitani completato nel 71
Punti di forza della scuola
Valore dei docenti. Personalità del Preside, l'impenetrabile Preside Barletta, circondato da un alone di meritata rispettabilità. Stile d'insegnamento.
Punti deboli della scuola
Riferito alla mia epoca: poca pratica. Ma per la pratica c'è stato tempo dopo (sei mesi da allievo ufficile).
Pochi contatti con il mondo marittimo i.e. Armatori, Enti di Classifica, Collegio Capitani e Macchinisti, Cantieri, Agenzie Marittime, Brokers, Capitaneria/Sicurezza della Navigazione, per non parlare di IMO.
Commenti sui professori
In una parola eccellenti. Davano carattere alla scuola. Le citazioni rischiano sempre di fare torto a qualcuno. Ma ho letto quelle di Ettore Nobile (che purtroppo non ricordo. Io forse mi diplomai qualche anno prima) che mi hanno fatto fare un piacevole tuffo nel passato. Aggiungerei i Prof. Ciotola e Sannino (Astronomia e Navigazione) e Picchi (Inglese), autore di un ottimo libro di testo e poi di un dizionario tecnico.
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Laboratori 
 
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avanti tutta

E' una grande scuola.

Classe frequentata
sez b macchinista
Punti di forza della scuola
serietà, professionalità, una vera scuola per persone che devono con responsabilità gestire ed affrontare situazioni difficili.
Punti deboli della scuola
poca pratica.
Commenti sui professori
Non dimentico in assoluto il mio professore di macchine marine, ing. mario zincone, grande uomo e preparato professore..: grazie.
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Fantastica, dura, di grandi stimoli, emozionante

Una scuola di vita.
La intraprenderei altre mille volte.
I miei compagni, favolosi: Rispo Gennaro, Antonio Coppeto alias Mappatella, Martusciello, Amodio...

Classe frequentata
1-2-3-4-5 CAPITANI
Punti di forza della scuola
Gli Insegnanti tutti e il Preside Barletta.
Punti deboli della scuola
Aule fredde.
Commenti sui professori
Eccellenti:
il grande Comamdante Salatiello, professoressa Sartori, Cozzolino, Mario Zito, Persico alias (cap e mort), Alias Capocchione prof. De Pasquale (comunicazioni), la bellisima Tancredi (fisica), Magliulo Italiano.
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Istituto serio ed impegnativo

Ottimo Istituto...per quegli anni, con sistemi moderni ed innovativi: 1° corso sperimentale di informatica con Marisa Mastroianni ed Elena D'antonio. 1° corso di canottaggio e vela, a pagamento, dopo l'orario scolastico presso l'arenile di Bagnoli anni '84 '85. Oggi sono orgoglioso di quella scelta, ricordo con stima tutti i miei insegnanti, Adriana Sartorio, Anna Maria Vecchione, Ciccio Esposito, Vincenzo Salatiello, Biagino Norbelli, Poerio, Riccio, Maria Marsich, Lidia Gunetti, Maria Teresa Novario, Massimo Capecchi, Padre Gallo, Palumbo,Gambardella, Walter Capodanno e le insegnanti, speciali, citate prima per i corsi. A tutti loro un grandissimo grazie! Per avermi insegnato tutto quello che con il tempo ho imparato e imparo ad approfondire per il mio lavoro.
Meno stima per il Preside di quegli anni, ma ampiamente sostituito spesso da Maria Napoli energica e volitiva.
Grazie a tutti i miei compagni, i quali oggi sono da sempre miei grandi amici.
Giuliano Salluzzo 5 A CAP. ANNO 1989 - EM702 IUN 1994.

Classe frequentata
ciclo completo anni 1984-1989
Punti di forza della scuola
Serietà, esperienza, professionalità.
Punti deboli della scuola
Poca esperienza "in mare" durante il corso di studi, a parte LA CROCIERA DEL 5° ANNO.
Commenti sui professori
Seri, con elevato senso del dovere e responsabilità.
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lo rifarei

ottimo istituto che prepara bene i suoi studenti al proprio futuro, sia esso universitario, sia esso a bordo, sia esso in altre realtà. Lo rifarei di nuovo, visto che sia a me che ai miei compagni di classe ha dato ottime soddisfazioni. Di compagni ne annovero solo qualcuno ad esempio: 2 ufficiali della marina militare (tra cui il sottoscritto), un ingegnere navale, due comandanti di navi mercantili, un maresciallo dei carabinieri, questi quelli con cui ho ancora contatti.

Classe frequentata
sezione capitani
Punti di forza della scuola
la professionalità dei docenti, la passione con cui travasano le loro conoscenza.
Punti deboli della scuola
laboratori migliorabili, soprattutto andrebbero istituiti collaborazioni con enti che permettono agli studenti di qualificarsi durante gli studi, così da essere pronti all'imbarco appena diplomati.
Commenti sui professori
eccellenti... almeno i miei erano così.
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la scuola per eccellenza!!

Rifarei e rivivrei tutti quei bei momenti trascorsi in quei fantastici anni tra la fine degli ottanta e l'inizio dei novanta... conditi da due esperienze di viaggi indimenticabili con compagni di classe che tutt'oggi frequento. come dimenticare il viaggio a Malta e la mitica crociera sulla T/Nave Ausonia... il tutto racchiuso in un'unica sensazione: "FANTASTICA".

Classe frequentata
V^ A macchinisti diploma anno 1992/1993
Punti di forza della scuola
Preparazione culturale e professionale per gli studenti al livello di eccellenza... senza esagerare è al top degli istituti formativi.
Punti deboli della scuola
Ai miei tempi poco considerata e poco conosciuta.
Commenti sui professori
Si potrebbe stilare una classifica per giudicare quelli che per decenni hanno insegnato in quella scuola, ma a memoria ci sono stati nel mio periodo veri maestri di vita oltre che didattici tra cui i prof. Salatiello, Zincone,Castaldi, Ventrella, Sartorio, Mastroianni, Novario, Monno, Esposito, Norbelli, Verbano, Cessari. etc.etc......
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Scuola per uomini veri

Nella vita ho avuto successo grazie a questa scuola che mi ha dato tanto sia in campo tecnico e sia per cultura generale.

Classe frequentata
corso capitani
Punti di forza della scuola
Ti permette di essere nella vita una persona deduttiva, pratica, che di fronte alle avversita le piglia di faccia dando tutto te stesso ragionando e trovado soluzioni da veri uomini di mare.
Punti deboli della scuola
Ma, forse nesssuno.
Commenti sui professori
Ai miei tempi preparatissimi tutti, De maria, Tierno, Settembre (inglese), Napoli (Italiano), Occhiuzzi (fisica)
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5.0
Laboratori 
 
5.0
Ambiente 
 
5.0

recensione

non ci sono commenti, perchè è semplicemente una magnifica scuola

Classe frequentata
1d
Punti di forza della scuola
la preside e noi tutti gli alunni
Punti deboli della scuola
nessuno
Commenti sui professori
sono tutti ottimi professori
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Laboratori 
 
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incantevole

Che dire, anche se non ho seguito il naturale corso di chi decide di iscriversi presso questo istituto, dico grazie a coloro che hanno sempre creduto in me,

avro' sempre il grande rimorso di non aver tentato, la carriera mercantile...

Classe frequentata
1° 2° 3° 4° e 5° capitani
Punti di forza della scuola
E' una scuola di una efficienza unica, ho respirato sin dall'inizio il senso del dovere e di rispetto.<br />
Serieta' ed impegno.
Commenti sui professori
Professori fantastici, prima maestri di vita e poi di cultura...<br />
Indimenticabile il prof. comandante Salatiello<br />
Prof.ssa Annamaria vecchione<br />
Prof. Esposito Franco<br />
Pro. Di Gennaro<br />
ed infine con immenso affetto il prof. Troiano<br />
Professori di altri tempi grandiosi
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4.0
Laboratori 
 
4.0
Ambiente 
 
4.0

ITNS: valida alternativa agli studi liceali

Nonostante la mia vita abbia preso una piega diversa dagli studi medi-superiori (non ho mai messo piede a bordo) consiglierei a chiunque l'iscrizione all'istituto nautico. È una scuola altamente formativa: la differenziazione dalle altre scuole è evidente, non solo per le materie puramente tecniche, ma anche dall'elevato grado di expertise dei docenti. Una scuola che fornisce nozioni ad ampio spettro getta sicuramente le basi per il futuro di ogni individuo/studente. Inoltre, il titolo di studio permette un rapido inserimento nel mondo del lavoro marittimo e la possibilità di poter continuare gli studi senza particolari limitazioni in quanto l'alunno viene formato didatticamente per i principali profili richiesti in ambito accademico.

Classe frequentata
1, 2, 3, D - 4, 5 A PTM
Punti di forza della scuola
Dal primo giorno di scuola, per tutto il quinquennio, lo studente sarà permeato ed educato al mare ed alla professione. La chiarezza, con cui i professori mostreranno la strada che si è intrapresa, non ha pari e questo è certamente formativo per un giovane.
Punti deboli della scuola
Scarso interesse sui temi legati al mondo giovanile: ricordo uno scarso coninvolgimento generale legato ai temi di reale interesse che potevano influenzare la condotta (nel senso più pieno del termine) degli studenti. Questa sorta di oltranzismo è foriero di buoni propositi? Lo studente non è solo uno scolaro ma un individuo, insieme di identità, che devono essere costruite anche con l'ausilio della formazione scolastica.
Commenti sui professori
Splendidi ricordi affiorano nella mia mente. Un pensiero dolce volge alla mia Prof. di lettere la quale mi indicò la strada da percorrere, dopo una aspra discussione legata al mio scarso rendimento scolastico... ricordo ancora la sue parole. Ricordo il Prof. Esposito, affettuosamente ribattezzato "Ciccio" che, nonostante metodi didattici discutibili, ha tremendamente influito sulla mia personalità fortificandomi e rendomi poco arrendovole dinanzi alle difficoltà. Il Prof. Ferrara per il quale nutrivo e nutro, una stima al di fuori di ogni comprensione: uomo e professore. Che dire di Caruso ingegnere dall'animo sensibile. Tutto il corpo docente era caratterizzato da una professionalità certamente elevatissima.
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vaghi ma bei ricordi

ora non so, allora aveva degli insegnanti che addirittura avevano scritto i libri di testo (prof. Mario Zito - costruzioni marittime) e molti altri...dal prof. salatiello con esercizazioni marineresche, la prof. santoro di inglese, il professorissimo di matematica (cozzolino) e l'amico fraterno prof.Gherghi massimo di fisica a cui va il mio vivo apprezzamento. ce ne sono ancora molti altri, ma siccome si parla dal 1967 a salire....ho paura di avere brutte notizie, ma comunque..bei tempi



vorrei ricevere via e-mail notizie di ogni genere se ne avete..grazie di cuore

Giacomo

Classe frequentata
1-2 via salita tarsia 3-4-5-bagnoli antico plesso anticamente gestito dalle suore
Punti deboli della scuola
non ne ha mai avuti perché aveva dei grossi pilastri e profonde fondamenta grazie al di cui sopra...
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Sott.le Corpo Capitanerie di Porto Guardia Costier

Ciao a tutti, come il collega della precedente recensione promuovo a pieni voti l'Istituto Tecnico Nautico di Bagnoli.

Io come altri miei compagni di scuola, abbiamo intrapreso carriere attienenti al mare, una passione personale e ancor di più amplificata dalla scuola.

Purtroppo il nautico come tutti i tecnici viene preso sotto gamba, ma posso assicurarvi che al conseguimento del diploma vengono attribuite specializzazioni che da esterno costano un bel po'.

Ho tanti bei ricordi di quei tempi, forse i piu sereni della vita prima di entrare nel mondo del lavoro, questo grazie a compagni e professori.

Un consiglio che posso e voglio dare a tutti è di seguire con particolare attenzione le materie tecniche sia per macchinisti che per capitani per avere sempre una marcia in piu su altri.

Classe frequentata
1998/2002 Perito macchinista navale
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3.0

SOTTUFFICIALE GUARDIACOSTIERA REPARTO S.A.R.

SONO PASSATI TANTI TANTI ANNI ..MA VI DICO CHE PUR NON BRILLANDO GLI INSEGNAMENTI SIA TECNICI CHE NELLE MATERIE UMANISTICHE CHE HO RICEVUTO SONO STATI DAVVERO FONDAMENTALI NEL MIO LAVORO...NN SO SE OGGI ESISTA ANCORA QUELLO STUPENDO CORPO DOCENTI MA CREDO CHE GLI STUDI FATTI AL NAUTICO VI OFFRIRANNO OTTIME POSSIBILITA' DI SUCCESSO NEL VOSTRO FUTURO SIA NEL CAMPO LAVORATIVO CHE UNIVERSITARIO!

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