Liceo Classico Ugo Foscolo di Pavia

Se volete fare questa scuola fatela, sappiate solo che pretendono tanto. 

Nessuno di veramente disponibile.

Oramai non saprei nemmeno più cosa dire, ho odiato per 5 anni questa scuola con tutto me stesso. In breve: ambiente spocchioso e chic, studenti che farebbero chissà cosa per un 8 , professori che assegnano valanghe di roba da studiare solo per far vedere di essere i più severi.

La mia classe è stata maltrattata e bistrattata da prof. e altri studenti per 5 anni di fila. Credo che chi ha vissuto un’esperienza come la mia ma continui a dire che questa scuola sia utile e forgi l’animo (sembra di sentire un supereroe che fa il discorso da finale).

Non la consiglio.

Il liceo Ugo Foscolo soffre di un grave problema: si è costruito a Pavia una reputazione terrificante e ora è bloccato tra l'incudine e il martello. Infatti, se gli insegnanti scelgono di essere severi e di richiedere sacrifici da parte degli studenti il luogo comune che il liceo sia una camera di tortura non fa che rinforzarsi, mentre se i docenti scelgono di essere più tranquilli si crea una situazione dove la scuola diventa quasi "eccessivamente" facile e non appagante. Mi è impossibile spiegare al meglio la situazione senza fare un esempio: poniamo che in una classe un determinato insegnante X sia noto per la sua cattiveria e il regime di terrore che impone sugli studenti; gli studenti delle altre classi saranno dunque visti come in qualche modo "inferiori" rispetto a quelli della classe gestita dall'insegnante X, che solo in virtù della sua severità è automaticamente classificato come un "docente preparato". Di contro, gli insegnanti che lasciano più spazio agli studenti (nel senso che non sono abbastanza "di polso" da mantenere l'ordine in classe o non si pongono su un piano di superiorità intellettuale assoluta, NdA) vengono messi in secondo piano quasi a prescindere dalla loro attuale preparazione in materia. Dunque, si è fermi in una situazione per cui se una determinata classe è "predisposta allo studio" probabilmente riuscirà ad ottenere degli ottimi risultati senza fatiche erculee, dato che gli insegnanti severi non la piegano e con quelli più tranquilli si mantiene un buon rapporto, mentre le fustigazioni cui sono soggette le altre classi diventano famose per tutta la città e dintorni (con un consueto provincialismo tipico di Pavia e di conseguenza anche del Liceo).
Curioso anche il sistema "meritocratico" in forza nella scuola, di cui si lamenta anche xxx più in basso; i professori sembrano valutare non tanto lo studio della materia in sé (o, perché no, la naturale attitudine dello studente verso la stessa), quanto l'impegno (reale o fittizio) da loro percepito, l'atteggiamento verso gli insegnanti e in generale quanto seriamente uno studente SEMBRI prendere la scuola. Inutile dire che se siete persone sufficientemente intelligenti da studiare con un minimo di regolarità, passerete tutti gli anni senza dolore alcuno; se poi riuscite anche a porvi davanti ai docenti "in buona luce", cioè seguendo in classe e mostrandovi un minimo socievoli nei loro confronti, probabilmente non rimedierete nessun debito. Purtroppo, se appartenete a quella a me odiosa categoria di persone che prende la scuola e in particolare i voti con serietà estrema, e se di conseguenza pensate che il vostro impegno perda valore se l'impegno altrui porta risultati, finirete per scrivere che il Liceo Foscolo premia il non-impegno e fa favoritismi nel suo complesso.
Un'ultima nota, non solo sul Foscolo ma su tutte le scuole che potreste frequentare: se vi trovate in difficoltà e/o siete disgustati fin da subito dalle materie di indirizzo (e per "subito" intendo dire il primo anno), non abbiate paura di cambiare scuola! Gli insegnanti (e parlo per esperienza, non solo al Liceo Foscolo) hanno la sgradevole tendenza a non consigliare MAI allo studente scuole alternative quando fin dalle prime versioni si evidenzia una chiara mancanza di interesse negli studi, e potreste finire bocciati MOLTO più avanti quando ormai non avete più speranze di tornare indietro, finendo per provare a fare due anni in uno in scuole a pagamento.

Al di là di tutto, non sono pentito della scelta.