Dettagli Recensione
anonimo
Voto medio
2.0
Insegnamento
2.0
Laboratori
1.0
Ambiente
3.0
Insegnanti forti con i deboli e deboli con i forti
Premetto che ne sono uscito con il massimo dei voti, ma la mia opinione è negativa.
Il problema della scuola è che è frequentata, anche se non in maniera esclusiva, da figli di famiglie ricche, in genere viziati e con poca voglia di studiare, che hanno scelto il liceo classico per sfuggire la matematica, sperando di spuntarla con un indirizzo di studio caratterizzato da materie in cui spesso non c’è una valutazione oggettiva, ma basta sapere parlare.
In una situazione in cui le classi sono spesso popolate da questa tipologia di studenti, gli insegnanti preferiscono chiudere un occhio con il figlio di imprenditore/giornalista/politico, per timore del rispettivo genitore, e si dimostrano intransigenti con quello che è di famiglia normale, senza nessuno dietro, che studia incessantemente e si vede assegnare voti secondo idee precostituite difficilmente reversibili. Il colmo c’è stato quando un insegnante di materie principali, non solo chiudeva un occhio col figlio di un conduttore televisivo, ma arrivò a fargli richiesta di raccomandazione presso il padre, per l’assunzione della nipote.
Fatta eccezione per le insegnanti di matematica/fisica e per quella di scienze, le mie esperienze sugli altri insegnanti sono state tutte piuttosto negative. Ho avuto quattro casi di insegnanti non psicologicamente stabili, per questioni di insoddisfazioni nella loro vita privata. L’insegnante di storia accumulò un ritardo enorme con il programma di storia, perché si impantanava nelle sue stesse lezioni. Ma nonostante la sua insicurezza, si era adeguato perfettamente allo schema forte con i deboli debole con i forti.
Paradossalmente le esperienze migliori le ho avute con i supplenti, insegnanti normali, che stando temporaneamente nella scuola, non avevano tempo o interesse di adeguarsi alla logica della scuola.
Una nota di demerito agli insegnanti di educazione fisica, che stavano tutto il tempo a fumare, lasciando liberi gli studenti di non fare nulla, e non curandosi minimamente di chi voleva praticare l’attività, ma aveva difficoltà di inserimento nei pochi sport di squadra disponibili.
Non male era l’insegnante di arte, che scelse di non uniformarsi allo schema della scuola e dunque per scelta non ci faceva fare assolutamente nulla, passando le lezioni a leggere il giornale, eventualmente aprendo interessanti discussioni sull’attualità.
Alla fine, non ho visto il vantaggio di avere subito quest’ambiente per 5 anni. All’università non è importato a nessuno che avessi fatto il Visconti. Poi, nel mondo lavorativo, dove avessi fatto il liceo, ha avuto peso nullo.
Quindi, se siete di famiglia normale, lo sconsiglio fortemente.
Il problema della scuola è che è frequentata, anche se non in maniera esclusiva, da figli di famiglie ricche, in genere viziati e con poca voglia di studiare, che hanno scelto il liceo classico per sfuggire la matematica, sperando di spuntarla con un indirizzo di studio caratterizzato da materie in cui spesso non c’è una valutazione oggettiva, ma basta sapere parlare.
In una situazione in cui le classi sono spesso popolate da questa tipologia di studenti, gli insegnanti preferiscono chiudere un occhio con il figlio di imprenditore/giornalista/politico, per timore del rispettivo genitore, e si dimostrano intransigenti con quello che è di famiglia normale, senza nessuno dietro, che studia incessantemente e si vede assegnare voti secondo idee precostituite difficilmente reversibili. Il colmo c’è stato quando un insegnante di materie principali, non solo chiudeva un occhio col figlio di un conduttore televisivo, ma arrivò a fargli richiesta di raccomandazione presso il padre, per l’assunzione della nipote.
Fatta eccezione per le insegnanti di matematica/fisica e per quella di scienze, le mie esperienze sugli altri insegnanti sono state tutte piuttosto negative. Ho avuto quattro casi di insegnanti non psicologicamente stabili, per questioni di insoddisfazioni nella loro vita privata. L’insegnante di storia accumulò un ritardo enorme con il programma di storia, perché si impantanava nelle sue stesse lezioni. Ma nonostante la sua insicurezza, si era adeguato perfettamente allo schema forte con i deboli debole con i forti.
Paradossalmente le esperienze migliori le ho avute con i supplenti, insegnanti normali, che stando temporaneamente nella scuola, non avevano tempo o interesse di adeguarsi alla logica della scuola.
Una nota di demerito agli insegnanti di educazione fisica, che stavano tutto il tempo a fumare, lasciando liberi gli studenti di non fare nulla, e non curandosi minimamente di chi voleva praticare l’attività, ma aveva difficoltà di inserimento nei pochi sport di squadra disponibili.
Non male era l’insegnante di arte, che scelse di non uniformarsi allo schema della scuola e dunque per scelta non ci faceva fare assolutamente nulla, passando le lezioni a leggere il giornale, eventualmente aprendo interessanti discussioni sull’attualità.
Alla fine, non ho visto il vantaggio di avere subito quest’ambiente per 5 anni. All’università non è importato a nessuno che avessi fatto il Visconti. Poi, nel mondo lavorativo, dove avessi fatto il liceo, ha avuto peso nullo.
Quindi, se siete di famiglia normale, lo sconsiglio fortemente.
Classe frequentata
ciclo completo
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Commenti
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Per Ordine
Mai sentito un così lucido pensiero. Spero con vera sincerità che tu abbia fortuna nella vita, lo meriti, hai maturità.
Bravissimo, a me capitò la stessa cosa con l'insegnate di greco, tanti anni fa; molti si basano su una prima impressione e sulla simpatia, grazie a dio non tutti erano così.
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