Dettagli Recensione

Questa è ovviamente la mia esperienza personale. Non è un'esagerazione dire che i 5 anni che ho passato in questa scuola sono stati per me nni infernali, in cui ingiustizie, valanghe di compiti e interrogazioni e preferenze spudorate si sono unite negli ultimi 2 anni ad un periodo di emergenza che non ha fatto altro che rendere i professori ulteriormente intolleranti, oltre che completamente disattenti alle esigenze dei ragazzi. I voti sproporzionati che ovviamente erano soggetti alle preferenze e alle frustrazioni dei docenti non hanno fatto altro che alimentare i pregiudizi e le etichette su noi alunni, e questo sentimento ha fatto sì che talvolta si creasse un clima di tensione tra insegnanti e studenti. I professori sono, a parte due o tre eccezioni, totalmente inadatti alla didattica. Spesso impreparati, tendono sempre a sovraccaricare i ragazzi con interrogazioni, talvolta anche a sorpresa, nelle parti finali del quadrimestre. La totale mancanza di rispetto nutrita nei confronti degli alunni ha fatto sì che venissimo spesso trattati con sufficienza dagli insegnanti. Il peggio però è stata la preparazione insufficiente che ci è stata fornita nei 5 anni.  Pur avendo fatto lo scientifico, fisica è stata fatta male sin dal primo anno e matematica spesso veniva spiegata in modo poco comprensibile. I laboratori alla succursale non esistono e in quello alla centrale ci siamo andati due volte in 5 anni. I docenti delle materie letterarie spesso pretendono troppo da ragazzi che sono poco interessati alle loro materie e tendono ad essere i più esigenti e severi, anche troppo severi. Non era raro infatti essere interrogati anche 3 volte a settimana nella stessa materia con voti esigui, usando come scusa quella di aver assegnato le attività un mese in anticipo. Peccato che contemporaneamente ci fossero altre 5 materie da preparare. La pandemia ha inoltre peggiorato la situazione, con il periodo di alternanza presenza-distanza in cui i professori concentravano le verifiche nella stessa settimana ed erano costantemente irritabili. Tutto quello che ci siamo sentiti dire durante gli ultimi due anni è stato "tenete la distanza e mettete la mascherina", come se i rapporti umani e la salute psicologica di noi ragazzi non avessero più importanza. Neanche all'esame di maturità, quando finalmente c'è stata la possibilità di poter fare un esame normale e chiudere serenamente i 5 anni, la commissione ha pensato di darci pace, continuando a obbligarci ad aver paura del virus nonostante fossimo tutti vaccinati e molti di noi anche guariti. Quando è finito tutto e sono uscito da quel cancello per l'ultima volta mi ricordo di essermi sentito come se mi fossi appena svegliato da un incubo. Spero solo che all'università troverò un ambiente più sereno e di poter fare una vita normale, perché noi studenti ce lo meritiamo.