Dettagli Recensione

Ho frequentato questo liceo nel triennio, cambiando dalla scuola che frequentavo prima poiché all’epoca (2015) risultava essere uno dei migliori licei di Roma e anche uno dei più “inclusivi”.

È stato per me un incubo, un susseguirsi di stress, ansie e traumi di cui sto ancora cercando di liberarmi dopo anni di terapia.

La preparazione della maggior parte dei professori è innegabile, soprattutto per quanto riguarda le materie umanistiche, ma altrettanto innegabile è la loro mancanza di umanità ed empatia nel capire quando smetterla di incalzare gli alunni e “demolirli” psicologicamente parlando. Positivamente ricordo solo quelle di italiano, che all’inizio sembrava la più dura, ma che alla fine si è rivelata una grande donna che mi ha insegnato tanto e non solo a livello di letteratura; quella di storia e filosofia, un’altra grande donna, empatica, e forse la più brava nell’insegnare le sue materie - una sorta di Alessandro Barbero al femminile; quella di spagnolo  con un minimo di cuore e soprattutto bravissima a motivare gli studenti; e la madre lingua di francese, unica veramente competente in quella materia.

Menzione particolare per i professori di francese, venendo io da una scuola ESABAC mi sono poi pentito a morte di aver cambiato quando ho capito che che a parte una (che non era della mia sezione), i prof. di grammatica erano tutti una delusione TOTALE: uno è/era un ex prof universitario trasferito a liceo perché gli mancavano pochi anni alla pensione e letteralmente non ti faceva fare nulla per una sua ripicca contro “il sistema”; un’altra non si capiva una ceppa quando insegnava.

Per quanto riguarda l’inclusività, è solo una facciata sia per quanto riguarda il corpo docenti, sia a livello di compagni di classe… venendo da una scuola “nera”, non pensavo mai di ritrovarmi in un campo di serpi velenose, che davanti ti sorridono e dietro ti accoltellano a morte, ma almeno questo mi è servito nella vita a capire chi ho davanti.

Spero che negli anni la situazione sia cambiata.