Dettagli Recensione

Voto medio 
 
3.0
Insegnamento 
 
5.0
Laboratori 
 
1.0
Ambiente 
 
3.0

Diplomati nel 1960

Ho frequentato il liceo e mi sono diplomato nel luglio del 1960. Eravamo in 28. Guardo le foto. Molti se ne sono andati, ma i ricordi sono intatti. In una vita, i ricordi sono come tante fotografie: ogni nome, ogni viso si ferma nel tempo, nell'attimo che appartiene a te, solo a te e all'amico o all'amica della giovinezza. Ho letto di una studentessa che ricordava il temuto "Cirillo", ossia il professor Giulio Ansaldi: era così colto e innamorato della storia dell'arte che oggi sarebbe ministro della Repubblica. Allora era un professore piccolino, biondastro e povero. Noi dicevamo che non aveva la camicia, ma solo il colletto e i polsini che sbordavano da una giacca sale e pepe: al resto rinunciava perché troppo costoso. Il nostro professore di greco era Guido Spadini, medaglia d'argento della Resistenza. Era un finto burbero, aveva perso in guerra una gamba intera e l'altra dal ginocchio in giù. Ci minacciava con il bastone se sbagliavamo la metrica ("Titire tu patulé/recubàns sub tegnmine fagis" o la "traduzione all'impronta", come si usava dire allora. Era un uomo meraviglioso, come Antonino Graffeo, il professore di Storia e Filosofia. Entrò per la prima volta in classe e disse: "Tutto quello che vi hanno detto finora è un imbroglio: adesso ricominciamo da capo, dimenticate quello che vi hanno detto i preti". Avemmo qualche problema in matematica e italiano, i professori cambiarono spesso. Consapevoli che all'esame di Stato ci avrebbero bocciati, cercammo il professore del secondo anno, Francesco Zambrano, un genio, e in 15 andammo da lui tre volte a settimana per farci spiegare "il pessimismo del Leopardi, la religiosità di Manzoni, l'estetismo di D'Annunzio, l'italietta post-risorgimentale di Carducci e il naturalismo di Pascoli". Più, ovviamente, tutto il resto.
Era una scuola senza spazi verdi, con i corridoi piccoli e con i muri dipinti di orrido ocra ministeriale. Ma ci insegnò ad amare la cultura e a studiare sempre, in ogni giorno del resto della nostra vita. Non fu cosa da poco.

Classe frequentata
liceo sezione c
Punti di forza della scuola
n.n.
Punti deboli della scuola
n.n.
Commenti sui professori
n.n.
Trovi utile questa opinione? 

Commenti

1 risultati - visualizzati 1 - 1  
 
Per Ordine 
 
Inviato da SILVIA
25 Febbraio, 2013
Non posso certo dire che, leggendo i ricordi meravigliosi del Liceo Dante Alighieri, non mi abbiano toccato profondamente il cuore!
Il formidabile professor Guido Spadini era anche il mio professore di Greco ed oggi, che ci ha lasciati, sembra quasi rivederlo, seduto in cattedra con il suo caffè, portato da Maria, e l'immancabile sigaretta!!! Dietro la sua figura imponente e autorevole sfoderava sempre un sorriso meraviglioso, anche nei momenti di grande tensione per le famose interrogazioni!! Caro professore, a distanza di 38 anni ho ancora una stima incancellabile per lei! La vorrei anche ringraziare per quella volta che, durante un compito in classe, fece finta di non vedere la versione, scritta su un fogliettino, passatami dalla mia amica Tatiana!
1 risultati - visualizzati 1 - 1