Liceo Classico Dante Alighieri di Roma Hot
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Liceo fantastico
Grazie di cuore
Il Dante mi ha salvato
Sto frequentando attualmente il Dante da due anni, dopo aver fatto un intero anno al liceo Cornelio Tacito sempre in Prati. Ringrazio il cielo per avermi fatto cambiare scuola. Al Tacito i professori erano troppo severi, esigevano troppo non aiutando mai (cito professori come Brunacci, Gentile, Argan); e quando si vedono classi da 10 persone vuol dire che, tolti quelli che vanno male, sono tutti raccomandati! La raccomandazione c'è in tutte le scuole, ma per fortuna al Dante è minima e soprattutto i prof. aiutano.
IL DANTE NON È COME SI DICE
Mia sorella gemella si è diplomata al Dante. Ha fatto tutti e cinque gli anni li. Io ho cominciato al tacito e dopo il ginnasio ho cambiato scuola e sono andata insieme a lei al dante. Lei era tra le due la sorella con più voglia di studiare proprio per questo si iscrisse al Dante, poiché la nomea era quella di una scuola molto difficile. Io, meno propensa allo studio, sono andata al Tacito poiché era molto buona, ma si classificava tipo 3 di difficoltà (i miei genitori volevano comunque mandarci a scuole del centro). La resa dei conti? Il Tacito era ai miei tempi e lo è ancora (ho fratello di amici) una scuola molto più difficile del Dante. I professori al Tacito sono troppo esigenti e severi. Al Dante mette paura la nomea, ma alla fine è una scuola normale, non molto pesante; l'unica pecca i tanti compiti scritti a casa (molto meno del Tacito) però alla fine i professori aiutano molto e non bocciano mai.
Nostalgia..
E chi se li può dimenticare! Spadini, Piazzolla, Cirillo, Graffeo, Addamiano, Passamonti e Costamagna!
Erano gli anni '65- '68, che nostalgia..
Ricordi e raccordi di vita
Un'ottima scuola ieri e anche oggi. Conosco alcuni ragazzi che l'hanno frequentata in questi ultimi anni e si sono trovati veramente bene.
Quello che ci accomunava era il sentirci parte di una comunità che condivideva una particolare visione del mondo: la cultura è in grado di offrire molte chiavi di lettura per comprendersi e comprendere.
L'omologazione non ci apparteneva, ognuno poteva esprimere se stesso, ricordo a questo proposito la prima esaltante avventura delle elezioni del consiglio d'istituto, eravamo di sinistra e di destra, ma tra di noi vigeva il rispetto per le idee altrui.
Tutti insieme si usciva da scuola per ricordare e commemorare la memoria di un nostro compagno ucciso dai nazifascisti nella piazza alle spalle.dell'edificio scolastico e tutti ci sentivamo ancora suoi compagni di scuola. Ecco, dopo tanti anni e tanti ricordi che rimangono indelebili nella mia mente di ex studentessa del Liceo Dante Alighieri di Roma, quello che ancora mi resta dentro è il forte senso di appartenenza a questa scuola.
Sono stata bene, ho trovato risposte alla mie tante domande di adolescente cresciuta in anni difficili, ho trovato stimoli capaci di arricchire la mia mente ed il mio spirito.
Oggi sono un'insegnante e credo fermamente che una scuola possa dirsi tale se si pone come obiettivo quello di rispondere ai bisogni formativi dei propri alunni, se offre loro strumenti per affrontare la vita, se li aiuta ad orientarsi nel mondo in continuo cambiamento.
Il liceo Dante per me è stato tutto questo.
Sono tornata dopo tanti anni a varcare quel portone; io non sono stata un'alunna particolarmente vivace e mai avrei immaginato potesse accadere quello che mi è accaduto. Con mio grande stupore il bidello mi ha riconosciuta. Mi sono sentita a casa.
Visto da fuori, l'edificio sembra non abbia subìto modifiche al suo interno, quindi credo che le sue aule e i suoi corridoi siano ancora bui.
caro vecchio Dante
La scuola degli anni '50 era distante anni luce da quella attuale, specie per il rapporto coi prof. (che nessuno si sarebbe azzardato a chiamare prof), e i rapporti con le ragazze, che erano molto ingessati, salvo qualche rara eccezione. Lo studio era veramente pesante, a quel tempo bisognava anche saper tradurre dall'italiano in latino e alla maturità si portavano tutte le materie. Personalmente l'estate ho sempre avuto qualche materia da studiare (allora si finiva rimandati senza pietà pure in storia); era famoso il prof. di storia dell'arte, il famoso Cirillo, il tremendo Cirillo che ha terrorizzato e fatto imparare la storia dell'arte a generazioni di studenti. Ma la cultura che ci è stata inculcata in quegli anni belli e sofferti ci è rimasta e personalmente ne sono felicissimo!
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