Liceo Classico De Sanctis di Roma Hot

Costretti a cambiare scuola al terzo anno.

Prima di iscrivere vostro figlio dsa, pensateci bene

La professoressa di italiano arrivata al terzo anno ha demotivato e abbassato l‘autostima di mia figlia al punto tale di prendere la decisione di abbandonare.

Corpo docenti intoccabile.

Non consiglio assolutamente. 

La scuola è molto preparata ad aiutare gli studenti e i  sono molto bravi a spiegare e ad apprendere le lacune degli alunni per aiutarli ad imparare.

Fate estrema attenzione ad inserire i vostri figli nel tanto blasonato triennio E.

Questa è ovviamente la mia esperienza personale. Non è un'esagerazione dire che i 5 anni che ho passato in questa scuola sono stati per me nni infernali, in cui ingiustizie, valanghe di compiti e interrogazioni e preferenze spudorate si sono unite negli ultimi 2 anni ad un periodo di emergenza che non ha fatto altro che rendere i professori ulteriormente intolleranti, oltre che completamente disattenti alle esigenze dei ragazzi. I voti sproporzionati che ovviamente erano soggetti alle preferenze e alle frustrazioni dei docenti non hanno fatto altro che alimentare i pregiudizi e le etichette su noi alunni, e questo sentimento ha fatto sì che talvolta si creasse un clima di tensione tra insegnanti e studenti. I professori sono, a parte due o tre eccezioni, totalmente inadatti alla didattica. Spesso impreparati, tendono sempre a sovraccaricare i ragazzi con interrogazioni, talvolta anche a sorpresa, nelle parti finali del quadrimestre. La totale mancanza di rispetto nutrita nei confronti degli alunni ha fatto sì che venissimo spesso trattati con sufficienza dagli insegnanti. Il peggio però è stata la preparazione insufficiente che ci è stata fornita nei 5 anni.  Pur avendo fatto lo scientifico, fisica è stata fatta male sin dal primo anno e matematica spesso veniva spiegata in modo poco comprensibile. I laboratori alla succursale non esistono e in quello alla centrale ci siamo andati due volte in 5 anni. I docenti delle materie letterarie spesso pretendono troppo da ragazzi che sono poco interessati alle loro materie e tendono ad essere i più esigenti e severi, anche troppo severi. Non era raro infatti essere interrogati anche 3 volte a settimana nella stessa materia con voti esigui, usando come scusa quella di aver assegnato le attività un mese in anticipo. Peccato che contemporaneamente ci fossero altre 5 materie da preparare. La pandemia ha inoltre peggiorato la situazione, con il periodo di alternanza presenza-distanza in cui i professori concentravano le verifiche nella stessa settimana ed erano costantemente irritabili. Tutto quello che ci siamo sentiti dire durante gli ultimi due anni è stato "tenete la distanza e mettete la mascherina", come se i rapporti umani e la salute psicologica di noi ragazzi non avessero più importanza. Neanche all'esame di maturità, quando finalmente c'è stata la possibilità di poter fare un esame normale e chiudere serenamente i 5 anni, la commissione ha pensato di darci pace, continuando a obbligarci ad aver paura del virus nonostante fossimo tutti vaccinati e molti di noi anche guariti. Quando è finito tutto e sono uscito da quel cancello per l'ultima volta mi ricordo di essermi sentito come se mi fossi appena svegliato da un incubo. Spero solo che all'università troverò un ambiente più sereno e di poter fare una vita normale, perché noi studenti ce lo meritiamo.

La sede distaccata di via Gallina dispone di 1 sezione di Liceo Classico, 2 di liceo Scientifico e 1 di Liceo Linguistico.
Probabilmente sono stata sfortunata perché' sono capitata in periodo COVID, ma le aule sono troppo piccole e le classi molto numerose, perché questa succursale serve tutta l'area della via Cassia fuori dal GRA.
Lezioni sempre in didattica a distanza o, se in presenza, a settimane alterne. I professori, stressati dalla situazione e dal dover gestire una classe così numerosa, erano spesso irascibili.

Il prof. Rosati (scienze) non segue il libro di testo, approccia dal primo mese del primo anno la fisica quantistica e propone verifiche universitarie. La prof. di Matematica, non spiega e propone esercizi complicatissimi, salvo poi tornare sui suoi passi vedendo che nessuno segue..
Prof. di geostoria... lasciamo stare..

Voti,  molto, molto bassi a tutta la classe. Il 6 e’ un lusso.

Nessun laboratorio.

Gli alunni nella scuola devono trovare personale che li faccia sentire accettati  e tutti sullo stesso piano. La collaborazione Docenti-Genitori è fondamentale. La scuola dovrebbe avvalersi di figure più preparate in questo senso. 

Una mamma.

Buona scuola, bisognerebbe valorizzare di più le succursali in quanto il de Sanctis è composto da 5 sedi e non solo dalla tanto amata sede centrale! 

Io la consiglio.

Mia figlia si è trovata benissimo in questa scuola, prenderà la doppia maturità italiana e francese. Solo quest'anno è già andata in Francia due volte con programmi di studio e scambio. La sede di via Serra è un piccolo gioiello.

Credo che non ci sia la scuola perfetta, la classe perfetta, i professori perfetti.
Credo che bisogna avere il coraggio di spostare il proprio figlio qualora ci fossero situazioni di manifesto disagio (e/o bullismo), ma credo anche che un ambiente così vario possa essere una bella palestra di vita.

Mi sono trovata malissimo con mia figlia: nonostante l'impegno e lo studio, i professori sono molto rigidi e a fatica danno modo di recuperare.

Ambiente non sereno, dialogo inesistente con quasi tutti i professori. Scuola che personalmente non ho trovato all'altezza delle aspettative. 

Ho due figli in questo liceo e si trovano benissimo, come clima e come opportunità di crescita culturale. 

Mio figlio in questa scuola si stava perdendo, è sempre stato un ragazzo che aveva l'amore per lo studio, qui glielo avevano fatto perdere. Fortunatamente abbiamo preso la decisione di cambiare scuola e mio figlio è rinato: ottimi voti e di nuovo amore per lo studio e per la cultura.

Consiglio la sede di Malvano a chiunque voglia fare il liceo classico. 

Tolto da qui dopo 4 anni di "tragedia", mio figlio è tornato ad amare lo studio e pensare all'università.
Peccato non averlo fatto prima.