Liceo Classico Mamiani di Roma Hot

Dopo cinque anni di progressive e costanti delusioni nella gestione e nella didattica sia da parte della dirigenza che in parte del corpo docente, il mio personale giudizio è purtroppo solo negativo, ma la caduta nella classifica fra istituti ne è testimonianza concreta. I ragazzi sono allontanati dalle loro passioni sia culturali che ad esempio sportive (guai a praticare uno sport agonistico) figuriamo nel farle nascere; non parliamo poi di quelle politiche (quanta attenzione e come da parte della dirigenza... ne sono piene le cronache giornalistiche), per perseguire un modello astratto anche di identità con la scuola (la migliore scuola ed insegnanti, la scuola di Prati, la scuola dove si studia tanto e prepara alle scelte, la scuola di sinistra [quale?], bla, bla, bla ...). Impegno e positività espresse dai ragazzi in attività extra didattiche nei fatti diventano negatività nel giudizio complessivo sugli stessi. Attenzione verso l'ignominia dei test universitari praticamente nessuna, sia nella didattica frontale che in quella post scolastica, visto il totale fallimento dei candidati a quelli ad esempio di Medicina. Insomma, io faccio mea culpa. 

Se a scuola non ci vai con piacere, vuol dire che gli educatori non sono stati capaci e hanno fallito, ma fanno fatica a capirlo dando sempre la colpa al povero alunno!!

Purtroppo questo istituto non prepara affatto.

L'impatto con il mondo reale (test universitari ed altre prove sostenute al di fuori di questa scuola) fa capire quanto sia stato superficiale l'insegnamento impartito ai ragazzi. È una scuola che, per quella che è stata la mia esperienza personale, non consiglierei a nessuno. 

Ottimo liceo sotto ogni aspetto, dall'ambiente agli insegnanti. 

Bellissima scuola, la consiglio. Io mi sono trovata benissimo!

E' una scuola che non prepara affatto. Vorrei dare un consiglio ai professori: non vi preoccupate di gonfiare i voti per far uscire i vostri alunni con voti alti solo per rimanere all'apice delle classifiche (anche se da un paio di anni fortunatamente non è più così), ma preoccupatevi di insegnare e di valutare in modo equo gli alunni.

I voti servono a poco se immeritati. Persone che sono arrivate all'ultimo anno e non avevano neanche idea e capacità di tradurre in greco e latino, ma si sono diplomati con voti sorprendenti. Questo non è cultura, la scuola ha il compito di istruire e formare i giovani. Sono rimasta veramente delusa da questa scuola e non la consiglio.

Ho letto le recensioni e sono sconvolta nel leggere  che il Mamiani sia un liceo severo. Ho due figli, uno diplomato al liceo classico Mamiani sez. A e l'altro al liceo classico Tacito sez. A. Non avete neanche idea di cosa voglia dire studiare e fare dalle 40- 45 verifiche a quadrimestre,  voti mai arrotondati (un 7.45 non diventava magicamente 8 ma rimaneva 7), quando invece al Mamiani studenti più che mediocri ottenevano, oltre alla clemenza di non essere rimandati, voti altissimi: un 7.2 diventava magicamente 8, addirittura voti in materie di indirizzo da  6.5 diventavano 8. Questo è per ottenere e mantenere il buon nome della scuola, che buona non è, anzi, è proprio scadente. Così facendo si ottiene solo la compiacenza di genitori sciocchi e superficiali che si beano di sbandierare i voti altissimi dei propri figli senza capire che hanno fatto solo il loro male.

Da genitore, è un'istituto che non consiglierei.

Se vuoi un percorso facile iscriviti alla sez. A di questo liceo, che di storico non ha nulla. Puoi tranquillamente oziare ed ottenere voti eccellenti che non sapevi neanche di avere. Tutto è fatto e studiato per mantenere il nome della scuola. Alla fine del percorso uscirai con un voto altissimo ma il tuo bagaglio culturale sarà pari a zero e ti accorgerai però che dovrai competere con ragazzi che hanno frequentato altri licei e sono molto più preparati di te.

“ Buongiorno,
giovedì scorso si è tenuto l’ultimo consiglio di classe.
La Prof.ssa ... ha riferito che i docenti stanno predisponendo il documento per l’esame nel quale sarà riportato che un gruppo esiguo di studenti è maturato ed ha effettuato negli anni un percorso di crescita, mentre il resto della classe non ha conseguito, da un punto di vista scolastico, analoghi risultati”

Inizia così la comunicazione dell’ultimo consiglio di classe della III D del “Mamiani” dell’anno della Maturità, da parte delle rappresentanti di classe a noi mamme.

Vorrei condividere alcune riflessioni sulla responsabilità che dovrebbe avere un liceo nei confronti dei nostri adolescenti.

La crescita e l’andamento degli alunni in un percorso di studio, durante un liceo, è frutto del lavoro del corpo docente e della preside. 
Se la maggior parte dei ragazzi di una classe, non dico tutti, non ha raggiunto la “maturità” la preside dovrebbe capire le problematiche e porvi rimedio.
Scaricare tutte le responsabilità sui ragazzi è coerente su come hanno lavorato durante tutti questi anni.
Da questo  messaggio che i professori presenteranno in commissione si evince il clima di ostilità, ansia e tensione che in questi anni i nostri adolescenti hanno respirato in quella classe. 
Un clima negativo in un gruppo di lavoro, non porta mai a dei risultati soddisfacenti, com’è, infatti, successo in questo caso.
I professori, da che mondo è mondo, proteggono i propri alunni in un esame di maturità per 2 motivi importanti. 
Il primo è che proteggere i propri alunni significa proteggere il proprio lavoro di 5 anni, il secondo è per un affetto e una stima reciproca che in tanti anni si sarebbe dovuta instaurare.
In questa classe non si annusa ne’ l’affetto, ne’, ben più grave, la consapevolezza delle proprie responsabilità.

Ci siamo trasferiti da una scuola del Nord a Roma e il primo anno mia figlia ha incominciato a manifestare tachicardie e crisi d’ansia. Mi raccontava le dinamiche emotive che si manifestavano in classe, e io ero incredula e credevo fossero esagerazioni di una ragazzina. Ho voluto accertarmi della situazione partecipando personalmente ad un consiglio di classe, dove ho assistito a Professori che, invece di esercitare il proprio mestiere di insegnanti attraverso un’autorita’, una professionalità, una competenza, serietà e buon senso, non perdevano occasione di svilire e mortificare i ragazzi. 
Ho parlato con alcuni professori di questo problema, ma nessuno ( ad eccezione della professoressa De Angelis, della professoressa Gigliozzi e la Zozi a cui è rivolta la mia stima, perché hanno svolto il loro lavoro in termini costruttivi) si è dimostrato sensibile al problema. 


Questa lettera la scrivo perché mi avevano parlato del Mamiani come una grande ed importante scuola con una lunga tradizione, sono rimasta davvero delusa, stiamo parlando di una rinomata scuola della capitale italiana.
Ci tengo a sottolineare che mia figlia è riuscita a portare a termine i suoi progetti solo perché ha una famiglia solida e forte che l’ha sostenuta è indirizzata. 

Parlo e vado in protezione per quei ragazzi, in cui il loro processo di crescita è affidato  alla sola scuola. 
Oggi mi sento di dire che Il Mamiani non è stato all’altezza del suo compito, per quella che è stata ovviamente la nostra esperienza personale.

Spero che questa mia lettera venga letta e sia spunto per un cambiamento costruttivo.

La dirigente dovrebbe dare più direttive di equità organizzativa nei giudizi. Ecatombe di rimandati a settembre anche con lievi insufficienze, con troppi costi per i corsi di recupero a settembre, sia per la scuola sia per le famiglie. 

Il Mamiani è sicuramente una scuola molto impegnativa e, se volessi andare in questa scuola, preparati che sarà molto difficile. Certo è vero, andando in un'altra scuola avresti sicuramente una soddisfazione personale migliore, avresti tutti 8 e 9, mentre qui il 6 è un traguardo, però una volta usciti da qui effettivamente sei allenato a un tale sforzo (sia in termini di studio, sia in termini di resistenza alle difficoltà) che quando esci fuori hai moltissime carte da giocarti. 
Quindi un consiglio è resistere e prenderla come un'allenamento per la vita, però dovete avere un carattere forte e tenace, sennò questa scuola non fa per voi. 

Mille occasioni per conoscere tanti aspetti del sapere. 

Leggo in giro di classifiche che indicano come i ragazzi usciti dal Mamiani, si trovino poi bene all'università. Mi chiedo se le classifiche tengano conto di quelli che vengono bocciati o che lasciano per passare a licei più normali, dato che gli studenti delle ultime classi, non arrivano mai alla metà del numero degli iscritti al primo anno. 
Diciamo che se si bocciano tutti i ragazzi che altrove avrebbero da sette in già, certo è facile che i sopravvissuti all'università vadano bene. 
Ma per la metà ostracizzata? La scuola si è forse comportata da scuola? Io credo di no. 

Ricordo i miei anni al Mamiani con gioia e nostalgia. 

Un liceo dove é necessario studiare tanto ed approfondire. Gli studenti ora all'università dicono di trovarsi bene.
Ci sono spesso conferenze ed attività su tanti argomenti diversi.

Il primo anno del liceo classico è duro e particolarmente difficile, soprattutto per il latino e greco (questi sconosciuti), ma gli insegnanti invece di "traghettare" gli studenti, fin da subito iniziano a "vessarli", "sciabolando" voti impossibili e irrecuperabili. Bocciano inoltre con una facilità disarmante. 

Non ci si preoccupa dell'alto numero di abbandoni, specialmente al primo anno, ma si risponde: abbiamo una lunga lista d'attesa!!
Rimangono in piedi solo gli studenti con caratteri forti, migliori e non.
Se siete bravissimi ma avete un carattere normale o debole ... evitate questa scuola!!

Veramente discreto come liceo, si potrebbe migliorare in molti aspetti. 

Una scuola che prepara benissimo per l'università.

Chi si lamenta sicuramente non aveva voglia di studiare: 
Al Mamiani si studia e alla fine paga.